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Fiorentina: enigma portiere

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Fiorentina, potrebbe esserci un ritorno al passato recentissimo per il portiere? Intanto Salvatore Sirigu lancia la proposta.

Torna a parlare dalle colonne del Corriere dello Sport Salvatore Sirigu. Il portiere sardo arrivato a Firenze nella sessione invernale di mercato, ha dovuto superare un grave infortunio dopo pochi giorni l’arrivo alla corte di Italiano, ma ora sta riprendendo la forma necessaria.

L’ex portiere anche della Nazionale ha parlato di Napoli, infortunio e… Fiorentina, questi alcuni passaggi: “Decisione sbagliata quella di lasciare Napoli? Assolutamente no. A Napoli sono stato benissimo: un vero onore condividere lo spogliatoio con ragazzi eccezionali a cui rinnovo i miei complimenti. Firenze, poi, mi ha lusingato: sentivo che sarebbe stata un’occasione, ho avvertito entusiasmo. Mi sono divertito tantissimo.

Purtroppo, sono stato tradito da un movimento sbagliato nel momento migliore della stagione. Ora sto bene, sono contento di aver fatto una riabilitazione attenta e oculata e del mio stato di forma. Inizio a vedere la luce. È stato comunque un trauma, anche perché non avevo mai avuto problemi seri in carriera.

Poi il chirurgo, il dottor Santucci, mi ha spiegato che non si trattava di una rottura ma di una disinserzione. Mi ha detto che il tendine era sano e che in quattro, quattro mesi e mezzo sarei tornato come nuovo. Ormai ci siamo quasi, ho anche ripreso a fare qualcosina con il pallone. 

All’istante m’è crollato il mondo addosso, ma poi mi sono detto che il calcio è la mia vita, che sono sempre stato professionale, serio e sano. E che sarei tornato: il mio obiettivo è questo e lo sento vicino anche se non tutti ci credevano. Davano per scontato che a 36 anni avrei smesso. Che mi sarei ritirato: al primo infortunio? Ma perché? Non ci penso neanche, aspetto un’occasione: sono svincolato e in attesa. Voglio giocare e giocherò.

La Fiorentina sa come la penso: se ha bisogno di me, sono qua. Nel frattempo ringrazio la società, il tecnico, i compagni: mi hanno seguito, aiutato, sostenuto e mai abbandonato. Mai. Ho trovato grande umanità, sono grato a tutti. Anche ora lavoro al Viola Park. E in vacanza mi hanno fatto seguire da un fisioterapista dello staff, Stefano. Ripeto, aspetto una chance: se non sarà a Firenze vedremo, Italia o estero non è un problema. Parlo altre tre lingue: inglese, francese e spagnolo”

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