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Julio Velasco Jesi: Cormio, Bartocci e i segreti del Re Mida

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“Nel momento in cui vidi arrivare a Jesi, nella cittadina della regione Marche, Julio Velasco mi sono convinto subito, in poche ore, di aver preso un uomo che aveva una marcia in più”. Parola di Beppe Cormio, DG Lube Volley Civitanova ed ex dirigente Siena Calcio. Cormio è intervenuto martedì mattina, insieme al giornalista di Jesi Daniele Bartocci, nel programma Radio Radio Mattino Sport&News. 

Un interessantissimo programma magistralmente condotto dai giornalisti Francesco Di Giovambattista e Francesco Caselli in radiovisione nazionale su Radio Radio (visibile anche sul canale 253 digitale terrestre, Radio Radio conta ben oltre 1 milione ascoltatori in media al giorno – dati Nielsen). Cormio fu colui che scoprì Velasco a Jesi nel lontano 1983, portandolo nelle Marche dall’Argentina. A studiare il primo anno italiano di Velasco fino in fondo il giornalista pluripremiato di Jesi Daniele Bartocci, anche lui ospite di RadioRadio e autore del libro Happy hour da fuoriclasse al Bartocci con focus su Velasco.

Un immenso Julio Velasco, pescato da Beppe Cormio dall’Argentina nel lontano 1983, conquista l’oro alla guida dell‘Italvolley femminile alle Olimpiadi Parigi 2024. Spazzata via la corazzata degli Usa con un netto tre a zero. Erano gli anni ’80, il periodo d’oro del Volley Jesi, quando uno sconosciuto Julio Velasco lasciò l’Argentina e arrivò a Jesi in qualità di head coach del roster marchigiano (che si preparava ad affrontare da matricola la serie A2 1983/84). E’ possibile riascoltare la puntata sul sito Radio Radio.

A scoprirlo, nel lontano 1983, un giovanissimo diesse, Made in Jesi, di nome Giuseppe Cormio, allora ventottenne, attualmente Direttore Generale di uno dei club più importanti al mondo, la Lube Volley Civitanova. Ebbene sì, Beppe Cormio, il nome una garanzia. Figura rara e stimata nel panorama nazionale e internazionale, Cormio è divenuto oggi uno dei dirigenti più vincenti a livello mondiale con 32 trofei vinti.

Per il dirigente jesino un curriculum vitae che non ha bisogno di troppe presentazioni, considerando anche che ha cavalcato un po’ tutte le onde dello sport d’élite, dalla palla a spicchi alla pallavolo passando per l’esperienza come Direttore Operativo e Marketing al Siena Calcio nel 2012/13. Beppe ha spento 69 candeline lo scorso 12 aprile (nato a Jesi il 12 aprile 1955). Ecco le dichiarazioni rilasciate stamattina a Radio Radio, ospite di Radio Radio Mattino Sport&News, programma condotto alla perfezione dai bravissimi Francesco Di Giovambattista e Francesco Caselli.

“Quando nel mese di giugno 1983 ho avvicinato telefonicamente Julio Velasco per chiedergli di venire in Italia, e di allenare Jesi, l’ho fatto perché cercavo un allenatore a tempo pieno. In Italia gli allenatori facevano i coach come seconda occupazione, infatti svolgevano altri mestieri.

Quando ho visto arrivare Julio mi sono convinto in poche ore di aver pescato una persona che aveva una marcia in più. Da subito è stata una persona che si è messa al servizio della pallavolo per donare a tutti noi quelle che erano le sue intuizioni, il suo credo.

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E quindi ho conosciuto un Velasco capace dell’umiltà di andare ogni sabato a cercare Silvano Prandi per imparare da lui i segreti dell’allenatore. Ogni sera mettere in partica tutte le nozioni che gli arrivavano dai contatti che cercava nel nostro paese. E così anche quella modesta squadra di Jesi (serie A2 1983-84) ha sfiorato la massima serie. In questo modo Julio Velasco è arrivato a Modena, così ha vinto scudetti consecutivamente, ben cinque, alla guida del volley Modena per poi approdare in nazionale nel 1989. E vincere subito un campionato europeo che per noi era già una grandissima soddisfazione.

Questo è un Velasco (ex dirigente nel calcio di Lazio e Inter, ndr) che è cresciuto, è andato alla nazionale maschile, ha vinto, ha rivinto, è andato alla nazionale femminile. Poi è tornato ai club, ha sempre dato tantissimo, qualcuno forse non lo ha capito fino in fondo. Probabilmente qualcuno si aspettava da lui miracoli.

Ma lui non è uomo di miracoli. Julio è uomo che sa concretamente mettere in atto il suo talento e concretamente tirar fuori da ogni singolo giocatore, da ogni elemento singolo dello staff, da ogni singolo dirigente il meglio. Questo è quello che Julio Velasco sa fare più di tutti e meglio di tutti.

Quello che regalava all’Italia tanti successi. Mancava un oro, quello olimpico, e nella giornata di ieri ce lo ha regalato. Credo quindi che dobbiamo essere grati a lui, dobbiamo veramente riconoscere che senza di lui questo nostro sport sarebbe stato diverso.

Sarebbe stato più povero, meno felice e non avrebbe mai potuto vivere una giornata come quella che stiamo vivendo”.  E’ possibile riascoltare la puntata con ospiti Bartocci Daniele (giornalista di Jesi) e Cormio Giuseppe (dirigente Lube, ex Siena Calcio) sul sito di Radio Radio (in podcast).

Velasco a Catania 1983 vigilia debutto serie A2 – libro happy hour da fuoriclasse al bartocci del giornalista di Jesi Daniele Bartocci.
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